C’è un passaggio molto delicato su cui vorrei ponessi la tua attenzione. Quando decidi di realizzare un progetto o ti dedichi al tuo miglioramento personale, una delle prime cose che sei portato a pensare è di fare tutto da solo. La tua mente è concentrata al tuo interno alla ricerca di risorse e capacità. Ma se spesso ho detto che questo è un bene perchè sei spronato a metterti in gioco a tirare fuori tutto il tuo potenziale, c’è la possibiltà che ti si scateni la sindrome da super eroe.
Ti convinci cioè che tutto dipende solo ed esclusivamente da te, le tue capacità diventano il parametro di misura su cui basare i fallimenti o le vittorie. Quei valori che formano il tuo carattere come la caparbietà, la tenacia possono essere alla fine scuse per evitare di ammettere che quello che non sai puoi chiederlo e se necessario condividere i risultati e le vittorie con gli altri.
Il Re è nudo.
Un pò tutti ci vergogniamo di chiedere. E’ come ammettere l’incapacità a fare le cose. La paura di trovare non una risposta ma un giudizio sulle nostre mancanze ci frena e ci spinge a rimanere caparbiamente sulle posizioni, fino a dover poi ritornare mestamente sui nostri passi e allora subire un giudizio prima e poi la risposta.
” So di non sapere ” Socrate
Saper chiedere.
Porre domande significa fare chiarezza nella mente. Stabilisci che non sai quella cosa e chiarisci che è un limite una lacuna che devi colmare. Forte di questo desiderio di sapere, puoi formulare le domande giuste, quelle che fanno piacere a chi le riceve perchè ai loro occhi sei una persona desiderosa di crescere e nessuno ti negherà il suo aiuto e anzi riceverai molto di più di quello che hai chiesto.
Puoi scegliere se correre da solo e abbattere tutte le porte chiuse che incontri o chiedere chi ha la chiave per aprirle e condividere con lui piacere della scoperta.